Terme di Diocleziano. Il chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli
Nella ricorrenza del bimillenario della morte di Augusto, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ha messo in campo una ricca e articolata serie di interventi di valorizzazione del suo patrimonio nel cuore di Roma. Uno dei più impegnativi ha riguardato il restauro e la musealizzazione di una parte cospicua dell'imponente complesso delle Terme di Diocleziano, che attendeva da decenni di essere restituita alla pubblica fruizione. Inedita, per portare l'esempio più eclatante, è la ricostruzione della natatio con il suo prospetto monumentale che può finalmente restituire l'immagine grandiosa evocata finora dagli envois. Un progetto scientifico serio e integrato ha condotto al felice, perché filologico, recupero di uno degli angoli più suggestivi della Roma segreta, il Chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli, purissimo miracolo architettonico, testimonianza lampante del divenire della storia e della ristrutturazione di stampo michelangiolesco che interessò a partire dal Cinquecento le antiche vestigia, le frondose arcate di disegni e stampe. Fotografie storiche documentano lo stato di abbandono in cui versava questo luogo, armonioso nel suo sobrio rigore, dopo i fasti dell'allestimento dei celebri marmi della collezione Boncompagni-Ludovisi, migrati nelle fascinose stanze di Palazzo Altemps con la risistemazione su più sedi del Museo Nazionale Romano..." (Dalla presentazione di Mariarosa Barbera)
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