La consulenza pedagogica. Una pratica sapiente tra specifico pedagogico e connessione dei saperi
Il volume presenta una riflessione intorno alla consulenza pedagogica, concepita con visione unitaria, in grado di leggere la realtà educativa in modo specifico e connesso agli altri saperi, di costruire ipotesi esplicative e di concepire e mettere in pratica un intervento coerente con queste premesse. Dopo una prima parte dedicata alla presentazione della consulenza pedagogica come pratica sapiente tra specifico pedagogico e connessione dei saperi, la seconda affronta il tema della formazione del consulente pedagogico, con la presentazione di alcune teorie e modelli adeguati per fondare quello sguardo complesso che sa osservare in profondità l'esperienza unitaria portata dal consultante. La consulenza va pensata come una pratica sapiente, che si nutre della maturazione soggettiva che avviene nel corso dell'esperienza professionale e personale, della sua rielaborazione costante, del dialogo continuo con sé, i propri interlocutori privilegiati, i testi di riferimento, le letture anche non apparentemente professionali; essa si interroga ricorrentemente rispetto alle grandi domande sul senso dell'esistenza, e riguardo a ciò che avviene nella polis e nel nostro mondo globale. Il consulente pedagogico svolge un ruolo importante a favore degli individui, dei gruppi, delle organizzazioni, delle comunità, per il quale va acquisito un insieme di competenze particolari, da quelle relazionali a quelle disciplinari, ermeneutiche, cliniche, metodologiche, riflessive. La conoscenza richiede di diventare consapevoli dell'esperienza emotiva intrecciata ai pensieri, dandole un nome ed elaborandola, e aiutando i consultanti - oltre a se stessi - a fare i conti con gli aspetti anticonoscitivi e distruttivi così come con il dolore mentale. Di fatto, nell'attività del conoscere ci si espone alla sofferenza. Poiché il lavoro del consulente ha a che fare con comportamenti professionali complessi, non semplicemente basati su regole e procedure, è richiesta una formazione adeguata e complessa, accompagnata da una esperienza costante di riflessione clinico-pedagogica intorno ai significati e alle emozioni coinvolte nelle sue pratiche di consulenza, di supervisione e di formazione. Il testo si rivolge a studenti delle lauree negli ambiti dell'educazione, della formazione e della pedagogia, del servizio sociale e della comunicazione, a professionisti dell'educazione, della cura, delle relazioni d'aiuto e della formazione, quali educatori, pedagogisti, consulenti pedagogici, supervisori, coach, tutor, referenti pedagogici, insegnanti e dirigenti scolastici, dirigenti e quadri di enti e organizzazioni educative, formatori professionali e aziendali, in generale a tutte le figure educative e formative che in modo esplicito o informale svolgono ruoli educativi, specialmente di secondo livello. Esso è comunque al servizio della volontà di chiunque voglia comprendere più profondamente le delicate dinamiche dei processi educativi e formativi e proporsi di guidarli.