Sotto l'offesa nemica. La protezione antiaerea a Palermo durante la seconda guerra mondiale
La genesi e lo sviluppo delle misure di protezione antiaerea in Italia, dall'avvento del regime fascista sino alla fine della seconda guerra mondiale, rappresentano degli elementi cruciali nello studio e nella comprensione delle dinamiche più generali del conflitto. La tutela e la salvaguardia della popolazione e delle infrastrutture all'interno delle città italiane furono infatti degli elementi essenziali non soltanto per la pianificazione delle strategie militari ma anche per la gestione del fronte interno e per l'organizzazione della macchina propagandistica, messa in atto dalla dittatura mussoliniana allo scopo di sostenere lo sforzo bellico. Attraverso un'approfondita indagine archivistica e documentaria, il volume si sofferma sull'analisi di un caso particolare, ovvero quello della città di Palermo, che assume a livello nazionale un'importanza ineludibile, in quanto il capoluogo siciliano fu il primo grande centro urbano della penisola in cui le truppe angloamericane sperimentarono la tecnica del bombardamento a tappeto. La descrizione delle fasi che caratterizzarono la mobilitazione bellica e l'edificazione degli apprestamenti antiaerei usati a Palermo per la difesa dei suoi abitanti è accompagnata dallo studio della dimensione sociologica e psicologica legata alla tragica quotidianità della guerra, della vita vissuta all'interno dei ricoveri nei lunghi anni del conflitto (temi purtroppo ancora oggi di stringente attualità). Nondimeno, l'inedita ricostruzione dello scenario bellico palermitano consente alla storiografia di riflettere sullo scarto esistente, nel totalitarismo fascista, tra l'emanazione dei provvedimenti legislativi da parte dell'autorità centrale e l'effettiva attuazione di tali misure su base locale. Il mito della potenza fascista si sgretolava dinanzi all'impossibilità di fornire adeguata protezione ai cittadini italiani, minando in maniera decisiva il consenso costruito negli anni precedenti alla guerra.