Teorie, modelli e metodi nelle scienze regionali italiane. Vol. 1: Competitività e politiche regionali.
Novembre 1980. Un gruppo di giovani studiosi appassionati ai fenomeni territoriali e all'interpretazione della loro complessità fonda l'Associazione Italiana di Scienze Regionali (AISRe), sulle orme di quanto già avvenuto anni prima in altri Paesi europei. Quarant'anni dopo siamo a raccogliere l'eredità di questa scelta, e a interpretare il ruolo che l'esistenza dell'Associazione ha giocato nello sviluppo delle Scienze Regionali in Italia per quanto attiene alla teoria della crescita regionale e dello sviluppo locale e allo studio dell'efficienza ed efficacia delle politiche regionali, alla modellistica e alle metodologie di interpretazione dei fenomeni sul territorio - dalla dinamica dei sistemi urbani, ai metodi di pianificazione del territorio. Attraverso i 55 volumi della collana dell'AISRe pubblicata da FrancoAngeli si ricostruisce la storia dell'Associazione, e l'evoluzione della disciplina che rappresenta. I temi trattati nei diversi periodi storici, infatti, riflettono il dibattito internazionale del tempo, lasciando trasparire come l'AISRe abbia sempre partecipato allo sviluppo delle scienze regionali dando un taglio del tutto unico alla disciplina; ne sono un esempio la concettualizzazione dello spazio come territorio, delle reti di città, delle diverse prossimità, dei modelli ecologici-biologici, di catastrofe e di auto-organizzazione applicati a fenomeni tipicamente territoriali, come il ciclo di vita delle città. Questi due volumi, pertanto, non rappresentano i migliori contributi della collana. Intendono invece essere un'antologia - anche utilizzabile a fini didattici - per quanto limitata all'analisi della collana, sulle tematiche che hanno attraversato i quarant'anni dell'AISRe. In questo volume l'attenzione è posta sulle teorie dello sviluppo locale e della crescita regionale e sull'analisi delle politiche regionali. Non esaustivi dell'intera produzione di idee sviluppate in quest'ambito dagli scienziati regionali, i lavori riescono a cogliere la peculiarità dell'AISRe nel trattare il concetto di spazio come territorio. Generatore di economie di agglomerazione, il territorio diviene fattore e risorsa produttiva a sé stante, e come tale entra in modo attivo nell'interpretazione dei paradigmi di sviluppo locale, in una logica prima di pura efficienza statica, in seguito di efficienza dinamica. È nell'AISRe che la concettualizzazione delle reti di città prende piede e si sviluppa; è nell'AISRe che per la prima volta si esce dall'idea di prossimità fisica associata alla diffusione spaziale dell'innovazione, e si trova un ruolo alla prossimità relazionale come fonte di creazione di conoscenza e di processi di apprendimento collettivo.