I predatori della terra. Land grabbing e land concentration tra neocolonialismo e crisi migratorie

I predatori della terra. Land grabbing e land concentration tra neocolonialismo e crisi migratorie

Una vera e propria "corsa alla terra", considerata non più patrimonio da salvaguardare per assicurare la sopravvivenza alla presente e alle future generazioni, ma proprietà immobiliare su cui investire e speculare: questo è il processo cui stiamo assistendo da più di un decennio e del quale c'è ancora scarsa consapevolezza. L'accaparramento fondiario, nelle due forme di land grabbing e land concentration, non solo sta compromettendo i quadri ambientali, economici, sociali, politici e culturali dei Paesi preda, ma sta paradossalmente minando anche la produttività dei Paesi predatori per la concorrenza dei prodotti ottenuti sulle terre accaparrate a costi di esercizio irrisori. Nel volume si esaminano, a scala planetaria e regionale, le implicazioni geopolitiche, etiche, giuridiche e culturali del fenomeno e vengono stigmatizzati, anche attraverso eloquenti rappresentazioni cartografiche, ruolo e funzione dei Paesi predatori e dei Paesi ombra, responsabili di minare la sovranità alimentare, di generare fame e indigenza e di provocare migrazioni forzate. La nuova edizione del volume, rispetto alla precedente, dedica ampio spazio agli effetti prodotti dall'accaparramento sia nei Paesi predatori che nei Paesi preda e dimostra, attraverso la metodologia GECOAGRI LANDITALY, che land grabbing e land concentration, pur non essendo "facce della stessa medaglia", hanno uguali radici e potranno trovare una soluzione comune.
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