«Imitazione di ragionamento». Saggi sulla forma dialogica dal Quattro al Novecento
All'altezza del 1585 Torquato Tasso elabora nel suo Dell'arte del dialogo una sorta di descrizione consuntiva: un bilancio ragionato su una fortunata pratica letteraria che vive, proprio nel XVI secolo, il momento di massima fioritura. L'autore della Liberata riflette sui nodi cruciali del 'ragionare', collocando la forma nello scaffale dei 'generi alti' della nostra tradizione. Il dialogo è in sostanza, per Tasso, «imitazione di ragionamento». È ovviamente una linea che non esaurisce le possibili strade che il dialogo può percorrere, ma che appare forse tra le più lungamente feconde e attraversate. Su tali questioni si soffermano le ricerche, qui raccolte. Esse sono legate a un più ampio progetto, che coinvolge studiosi di diverse sedi accademiche italiane ed europee. Siamo di fronte a quindici case studies, a voler utilizzare il lessico delle scienze sociali, che - interagendo tra di loro - hanno l'ambizione di divenire occasione per una più generale riflessione sulla pratica del 'ragionamento' dal Quattro al Novecento.