La vita logorante delle cose. Saggio sul consumo
Wolfgang Schivelbusch è un filosofo, storico e intellettuale particolarmente eclettico che nei suoi libri ha analizzato in profondità le caratteristiche dell'immaginario sociale moderno. In questo testo parla di come la reciproca interazione tra le persone e le cose possa essere vista come un continuum; un ciclo infinito di creazione, consumo, usura, danneggiamenti e, infine, distruzione. La storia più antica dell'uomo si può rileggere così sulla base di queste trasformazioni, che rappresentano il principio elementare della natura. In tempi più recenti, tali trasformazioni costituiscono la base per le teorie nel campo dell'economia politica e oggi offrono una lente per interpretare il mondo dei consumi. Schivelbusch traccia un quadro della simbiosi che si crea tra gli esseri umani e gli oggetti nella storia della filosofia e della scienza, in un flusso che prende spunto dalla biologia, dalla mitologia, dalla psicoanalisi e dall'economia, raccogliendo immagini che ci appaiono tanto sorprendenti quanto cruciali sulla società così come la conosciamo e confermandosi come uno dei pensatori più originali del nostro tempo. La scarpa ormai ha la stessa aria vissuta del piede che la calza. È consumata e la suola si è assottigliata. Ma, a sua volta, la scarpa ha segnato il piede con vesciche e calli.