La storia che r(esiste). Approcci alla conservazione e valorizzazione dei ruderi
Il volume raccoglie riflessioni ideali e operative sul tema della rovina, nei suoi aspetti storico-culturali, di conservazione e valorizzazione. La rovina non è pura massa amorfa abbandonata ai margini della modernità, ma è materia sempre nuova, nella forma e nell'immagine, che, pur nella sua incompletezza, è detentrice di valori immortali, divenendo di volta in volta monito, insegnamento e ispirazione. I ruderi diventano così vere e proprie opere che, oltre a resistere, esistono autonomamente in una rinnovata essenza ed immagine. Il tema ha sedotto la scienza e la fantascienza, la fotografia, il cinema, la pittura, la letteratura e le molte altre arti che hanno prodotto infinite rappresentazioni estetiche, alimentando il fascino dell'incompiuto, del vetusto e del frammento, continuamente in tensione tra le forze della natura e quelle della struttura. È una storia che rimanda al tempo che scorre e al suo inesorabile processo di distruzione ma che, contemporaneamente, evoca in ogni istante l'immortalità della materia e del suo creatore. Dal punto di vista operativo, attraverso numerosi casi studio e applicazioni, il volume tratta il tema del rudere in riferimento ai reperti archeologici, all'architettura fortificata e all'archeologia industriale, con un inedito approfondimento sull'approccio alla conservazione delle opere ruderizzate nella cultura orientale.