Attaccamenti multipli. Psicologia dei legami contemporanei
Nel tempo dominato dalla tecnica, dalla velocità produttiva, dalla prestazione orientata al risultato quantificabile, dalla funzionalità di prodotti sempre più aggiornati e sostituibili, anche i legami hanno subìto una profonda mutazione transitando, come direbbe Bauman, dallo stato solido a quello liquido. Se lo sviluppo procede a partire dalle relazioni che ci concepiscono, che viviamo ed interiorizziamo, le nuove modalità relazionali ci impongono una rilettura dei temi cari alla psicoanalisi e alla psicologia in genere: la costanza d'oggetto, l'incapacità dell'attesa e della tolleranza alla frustrazione, la ricerca spasmodica del godimento e la morte del desiderio, il ritorno al princìpio di piacere e la confusione tra intimità e sessualità, la deviazione nello sviluppo delle emozioni complesse, l'evaporazione della figura paterna. Per provare a dare un significato all'insicurezza relazionale del nostro tempo, fino alle espressioni più esasperate di psicopatologia, la chiave di lettura seguirà un tema centrale: quello dell'attaccamento, precursore di un sano o problematico sviluppo della personalità. Si evidenzierà così, grazie ai nuovi contributi delle Neuroscienze, della Gruppoanalisi e della Psicologia Psicodinamica, come il concetto di "monotropia", tanto caro a Bowlby, il padre della teoria dell'attaccamento, non sia più facilmente adattabile al nostro contesto, caratterizzato da nuove strutture e dinamiche familiari. Oggi sembra forse più adeguato parlare di attaccamenti multipli e multipli Sé; un'interessante ricerca correlazionale condotta dagli autori si soffermerà sull'attaccamento fraterno, argomento finora poco esplorato ed esaminato.