Migranti, rifugiati e università. Prove tecniche di certificazione
Negli anni, l'interesse rivolto verso l'apprendimento "oltre l'aula" non ha mai smesso di crescere. In parallelo, è maturata la consapevolezza (scientifica e pratica) della necessità di definire modelli e strumenti per valutare l'apprendimento non formale e informale. Sullo sfondo di tale consapevolezza, il volume, nel richiamare le più recenti tendenze in materia, si focalizza sulle principali criticità, prima tra tutte la richiesta di una più efficace integrazione tra le prospettive di governance dell'istruzione universitaria e la concreta attuazione delle politiche di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze degli studenti. È in questo ambito che si inserisce l'esperienza del Centro per l'Apprendimento Permanente (CAP) dell'Università di Bari Aldo Moro per la valutazione dei titoli, delle qualifiche e delle competenze informali e non formali di utenti del servizio di Ateneo. Il target sensibile di persone titolari di protezione internazionale costituisce il focus dell'intero volume: una nuova e ineludibile sfida per le università italiane chiamate a rispondere alle istanze di certificazione delle credenziali educative per la reale (e non solo enunciata) valorizzazione del capitale umano e culturale della risorsa migratoria.