Una nazione in commercio. Ebrei di Ancona, traffici adriatici e pratiche mercantili in età moderna

Una nazione in commercio. Ebrei di Ancona, traffici adriatici e pratiche mercantili in età moderna

Al centro di questo libro sono gli ebrei di Ancona. Le pagine che seguono si interrogano sulle forme di giustificazione e di realizzazione della presenza di questa minoranza in una città portuale di antico regime, nella più ampia cornice dello Stato dei papi. L'arco cronologico di riferimento va dalla metà del Seicento alla prima metà del Settecento. Tuttavia, gli aspetti peculiari dell'organizzazione economica ebraica nella città, laddove pertinente, sono indagati con uno sguardo di più lunga lena, che abbraccia l'età moderna. All'analisi dei rapporti istituzionali e alle forme di collaborazione interna ed esterna al nucleo ebraico viene affiancata la focalizzazione di alcuni casi specifici, di alcune storie individuali o familiari, al fine di comprendere più intimamente la sovrapposizione dei fattori culturali, religiosi e più latamente sociali che sottostavano alle scelte degli uomini e delle donne del passato, anche in campo economico. Lo studio si situa all'interno di un dibattito storiografico molto vivace, quasi febbrile, sul ruolo economico delle minoranze nella formazione dei moderni spazi di mercato. Scala locale di analisi e scala macro sono alternate e intersecate per dare maggiore risalto alle peculiarità prese in considerazione e per contribuire a spiegare il funzionamento articolato delle relazioni economiche fra periferie e centro dei commerci. Se i riferimenti alle vicende del più ampio Mediterraneo costituiscono un cardine, è nel quadrante geografico del medio Adriatico che le storie che qui vengono seguite trovano la loro esplicazione più completa. Prefazione di Ercole Sori.
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