Il bilancio di esercizio. Un'analisi critica dopo le modifiche introdotte dal D. Lgs. 139/2015 e la revisione dei principi contabili OIC

Il bilancio di esercizio. Un'analisi critica dopo le modifiche introdotte dal D. Lgs. 139/2015 e la revisione dei principi contabili OIC

Con il D. Lgs. 139/2015, attuativo della direttiva 2013/34/UE, il Legislatore nazionale ha ridisegnato il modello di bilancio di esercizio "civilistico" in maniera così rilevante da prefigurare una vera e propria svolta in relazione alle logiche fondanti, ai principi di redazione e ai comportamenti contabili che hanno storicamente connotato il linguaggio contabile delle imprese del nostro Paese. La ratio della direttiva comunitaria del 2013 era ispirata alla necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze informative dei fruitori dei bilanci e le esigenze delle imprese di piccole e medie dimensioni di non essere eccessivamente gravate da obblighi amministrativo-contabili. Nella ricerca di tale equilibrio, quale direzione ha imboccato la legislazione contabile nazionale? La riforma del 2015 ha prodotto come esito una "frammentazione dell'obbligo contabile" in tema di bilancio di esercizio. A fronte delle significative semplificazioni previste per le "micro-imprese" e del mantenimento del bilancio in "forma abbreviata" per le imprese "minori", per le rimanenti - che rappresentano una netta minoranza - emerge invece un bilancio "ordinario" caratterizzato da una complessità ben più elevata rispetto a quella precedente e da una decisa progressiva convergenza verso il modello di bilancio di esercizio previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Date queste premesse, il volume guida il lettore attraverso un'analisi delle linee evolutive che hanno contraddistinto l'impianto normativo civilistico in tema di bilancio di esercizio delle società, offrendo spunti di riflessione critica e formulando ipotesi di miglioramento.
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