Come canne di bambù. Farsi mentori della resilienza nel lavoro educativo

Come canne di bambù. Farsi mentori della resilienza nel lavoro educativo

Cosa significa parlare di "resilienza" in ambito educativo? Dove è possibile scoprirla, magari sotto altre sembianze, e in quali progetti è possibile inserirla? Basta una qualsiasi esperienza difficile in cui sperimentarsi, cercare e inventare nuove risorse per poter parlare di resilienza? Di conseguenza, la resilienza gode di un successo meritato? O forse è un termine abusato e, a volte, mal declinato nelle realtà educative e formative? Questo libro nasce a partire da queste domande e tenta di proporre una riflessione critica sull'educare e sull'educarsi alla resilienza, collocandone il costrutto in uno spazio di riflessione pedagogica che permetta, a chiunque si trovi a esercitare il ruolo di suo tutore, di comprendere le traiettorie di sviluppo di questo processo, nelle sue dimensioni costruttive o discriminanti. Lo sguardo dunque non può che chinarsi verso quell'agire pedagogico inteso come spazio di elaborazione e messa in opera del processo resiliente, proponendo esperienze e prassi orientate a decostruire e ricostruire i dispositivi educativi di tali processi. La riflessione sul lavoro educativo e formativo per la resilienza nonché le metodologie narrative e art based presentate in questo libro, infatti, consentono al lettore di confrontarsi, documentare e mediare i risultati della ricerca con le varie pratiche che la potrebbero ospitare: il lavoro con la famiglia, la scuola, l'educazione degli adulti, i contesti di cura e prevenzione, il sociale. A questa complessa fenomenologia sulla formazione, per educarsi ed educare alla resilienza, si ancora dunque questo libro, con l'intenzione di problematizzare e tematizzare i contorni sfuggenti di saperi e attività (ufficiali ed esperienziali, espliciti, impliciti e taciti) che si giocano in tali contesti, enfatizzando il ruolo del fattore mentoring. Il volume si rivolge a quanti devono e possono, nella loro attività professionale, farsi mentori di resilienza: pedagogisti, educatori, insegnanti, professionisti della cura e della prevenzione, assistenti sociali, psicologi, giuristi.
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