Soccorritore e vittima. Gli aspetti psicologici nello spazio relazionale
Com'è possibile che chi aiuta abbia a sua volta bisogno di aiuto, che il soccorritore possa diventare lui stesso vittima? Nell'immaginario collettivo, il soccorritore è visto come un superuomo o una superdonna, qualcuno dotato di capacità e qualità eccezionali, in grado di fronteggiare qualsiasi tipo di situazione, quasi fosse invincibile. Ma il soccorritore è prima di tutto un essere umano e, come ognuno di noi, può trovarsi in difficoltà, sentirsi vulnerabile o impotente di fronte a certi eventi. Tutto ciò non fa di lui un cattivo soccorritore o un soggetto inadeguato a un mestiere di questo tipo, ma ne fa appunto una persona in tutto e per tutto. Questo libro si rivolge principalmente a quanti operano in situazioni di emergenza, a contatto con vittime traumatizzate, perché possano legittimare i propri vissuti interni - angosce, paure e altre emozioni dolorose - e imparare a riconoscere i "campanelli d'allarme" di un eventuale disagio psicologico. Grazie alla chiarezza espositiva si presta anche alla lettura e allo studio di chi vuole avvicinarsi alle professioni di aiuto o semplicemente desidera saperne di più su questo mondo.