Reti delle industrie culturali e creative in Campania. Il contributo delle politiche pubbliche
Il volume raccoglie alcuni risultati di ricerca dell'Osservatorio Socio-Economico per la valorizzazione del patrimonio culturale a supporto dello sviluppo locale del Progetto SNECS (Social Network delle Entità dei Centri Storici) finanziato sul PON Ricerca e Competitività 20007-2013 e condotto nell'ambito delle attività del Distretto DataBenc. Il lavoro si compone di tre parti. Nella prima si intende fornire, sotto il profilo teorico, metodi di valutazione, utilizzando la Social Network Analysis, delle politiche pubbliche volte a favorire la cooperazione fra diversi attori nel settore della Cultura, analizzando le caratteristiche di rete che presentano maggiori probabilità di produrre, per i soggetti privati, convenienza a partecipare alla rete. L'efficacia della partecipazione alla rete viene valutata sia in un'ottica pubblica sia in un'ottica privata. Di conseguenza, viene condotta un'analisi empirica sullo studio dell'industria culturale e creativa (ICC) in Campania, che ha goduto di larghi finanziamenti pubblici. Si evidenzia come questi ultimi non sempre hanno avuto l'effetto di incrementare l'effettiva collaborazione fra i vari soggetti. I risultati ottenuti, infatti, mostrano che non solo la gran parte dei progetti finanziati dal PON&RC non ha dato vita a reti, ma che le poche reti create con sostegno pubblico nel settore ICC in Campania sono molto poco dense e, in esse, gli attori privati hanno un ruolo relativamente poco attivo. Nella seconda parte del volume viene sviluppata una analisi di "rete informale", caratterizzata da collaborazioni informali, spesso nate dal basso, nel tentativo di confrontare i risultati ottenuti da tali forme di cooperazione con quelle della prima parte del lavoro, in cui le reti sono il risultato di aggregazioni dettate da una "politica pubblica". Si è analizzato il caso delle reti degli artisti-curatori e degli spazi espositivi (nel settore delle arti figurative) in Campania caratterizzati dalla localizzazione geografica nella provincia di Napoli. In questo caso sembra potersi evidenziare come la collocazione del singolo artista nelle diverse reti abbia un effetto sulla sua rilevanza reputazionale, con un effetto di incentivo a incrementare il proprio capitale sociale attraverso diverse forme di cooperazione. Nell'ultima parte di questo volume si presenta un'interessante analisi storica del settore della pasta a Gragnano (tipico prodotto idiosincratico caratterizzato da una forte identificazione con la storia e la cultura di un luogo). L'analisi parte dall'800 ed arriva ai giorni nostri. Viene evidenziato come l'ambiente culturale creatosi intorno al settore ne abbia favorito la crescita. Le caratteristiche evidenziate mostrano come, per Gragnano, si possa parlare con certezza di un distretto "evoluto" della pasta.