Migrazioni e piccoli comuni
Quando si parla di immigrazione in Italia il riferimento immediato è quasi sempre quello delle città, grandi e medie, dove la visibilità del fenomeno e le tensioni che può provocare sono più evidenti. Invece al Sud, come al Centro e al Nord, la maggior parte degli immigrati vive in città di piccole dimensioni e nei piccoli comuni che spesso non superano poche migliaia di abitanti, come è abbastanza ovvio che sia data la struttura insediativa del paese, fatta di molti piccoli centri e di vivaci economie locali. Il volume presenta i risultati di una ricerca PRIN, condotta in diversi contesti territoriali - Calabria, Lazio, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna - su come i comuni di piccola dimensione o, meglio, il contesto locale di piccola dimensione - quello demografico ma anche quello economico e soprattutto quello istituzionale - riescono a far fronte alla diversità crescente. L'interrogativo della ricerca è se la dimensione piccola della società incida, e in che modo, sulle politiche che hanno a che fare con l'immigrazione. La risposta non è semplice, perché politiche e pratiche locali per l'immigrazione ovviamente sono molto variegate, ma il testo mette in evidenza come, al di là delle risposte differenti, le questioni di fondo convergano, e quanto su queste convergenze pesino proprio la piccola dimensione, dei luoghi e delle istituzioni.