Arte pubblica. Artisti e spazio urbano in Italia e Stati Uniti
Dagli anni Sessanta, dentro e fuori il sistema dell'arte contemporanea, hanno preso corpo forme di arte partecipativa e di attivismo politico: un esito di tale percorso è stato l'arte pubblica. Performance e installazioni, realizzate fuori dai luoghi deputati ufficialmente all'arte - in spazi pubblici come strade, piazze e giardini - e che agiscono come strumenti di rivendicazione spaziale, mettendo in comunicazione le aree urbane con le persone che le abitano. Il volume riflette su tale fenomeno avendo come punti di osservazione le città di Torino, Bologna e Trieste, in Italia, di Seattle e Chicago, negli Stati Uniti, ed espone i risultati di una ricerca realizzata con tecniche qualitative. I casi presentati mostrano come l'arte pubblica tenda a far affiorare nello spazio condiviso la trama sottile di una comunità, intessendone gli elementi di senso, la storia, la memoria, le contraddizioni e i conflitti con l'obiettivo di verificare se l'arte pubblica, proprio per la sua capacità di intessere relazioni e dare valore al capitale sociale di un territorio, può stimolare la partecipazione a forme più ampie di vita urbana e di governance.
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