I nodi della programmazione condivisa. Esperienze e riflessioni
La pluralità di attori nelle politiche sociali è una complessità che può essere governata? Programmare e progettare interventi e servizi alla persona, dopo la 328/2000, significa prendere in considerazione il ruolo delle comunità locali nel welfare partecipato, soprattutto nei termini di una corresponsabilità tra istituzioni e terzo settore. A tale scopo non sono sufficienti infatti da soli gli attori istituzionali se a questi non si affianca il ruolo degli attori comunitari che, nei diversi territori - ma con particolare riferimento, nel volume, al caso sardo - affrontano un difficile percorso di condivisione: di linguaggi, visioni, pratiche, professioni. Se condivise, le politiche sociali possono condurre a un'idea di persona intesa non come il termine problematico di un intervento che rende passivi e dipendenti dalla pubblica assistenza, ma come il punto di forza per creare investimenti, sollecitare potenzialità e affermare diritti di cittadinanza. Il volume rende conto delle problematiche affrontate nel convegno su Costruire politiche sociali. I nodi della programmazione condivisa, organizzato a fine 2014 dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell'Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con l'Ordine degli Assistenti Sociali Regione Sardegna e con l'Associazione Italiana di Sociologia-Sezione Politica Sociale.
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