Loas Palaciegas nella Sardegna spagnola. Studio e edizioni di testi
Quattro secoli di alterna presenza iberica in Sardegna, prima catalano-aragonese poi spagnola, hanno lasciato evidenti tracce leggibili non solo nella lingua e nelle variegate manifestazioni di una cultura complessa e stratificata come quella dell'Isola ma anche nell'ambito più strettamente letterario. La produzione degli autori ispano-sardi (XVI-XVIII secolo), profondamente ispanizzati sia per formazione sia per consapevole adesione ai valori e al sistema ideologico della Corona asburgica, si configura sempre più come una parte significativamente omogenea della ricca letteratura dei secoli d'oro della penisola iberica. Poesia, romanzo, relaciones de sucesos, gozos, oratoria sacra, attestano i vincoli e lo scambio proficuo tra i letterati isolani e i modelli spagnoli, le cui poetiche risultano avere avuto una presa potente sull'immaginario creativo degli autoctoni. In questo panorama si inscrive il genere teatrale minore delle loas, di cui questo libro presenta un corpus - in parte sconosciuto e rintracciato presso varie biblioteche europee e americane -, formato da dieci testi. Alcune sono opera di autori noti, Antioco del Arca, José Delitala y Castelvi, Efis Esquirro, Ignacio Paliacho; una del poeta saragozzano José Navarro; due anonime, tra le quali un dialogo manoscritto. Lo studio e l'edizione di questi testi viene a colmare una lacuna nella storia del teatro contribuendo a reimpostare le coordinate socio-culturali del Regno di Sardegna in età moderna.
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