La cultura economica tra le due guerre
Il volume fa parte di un ampio progetto che mira a ricostruire la storia della cultura economica italiana tra le due guerre. Tesi dei curatori è che la cultura economica, intesa come diffuso e condiviso sapere, costituisca una chiave fondamentale per la comprensione della storia d'Italia, oltre che della sua realtà contemporanea. Si tratta di un'idea di cultura economica che unifica i contenuti ai metodi, alle rappresentazioni ed ai valori. Questo libro propone un'interpretazione generale del periodo tra le due guerre con riferimento ai temi dibattuti, alle istituzioni ed ai protagonisti. In particolare il mondo accademico è visto come il luogo nel quale viene elaborato un linguaggio scientifico che si confronta in modo dialettico con la comunicazione politica e con la ricerca del consenso. I saggi che compongono il volume si interrogano, da angoli visuali diversi, sulla penetrazione dell'ideologia del corporativismo nel mondo accademico e nelle altre istituzioni. Il quadro che emerge è composito e complesso, e sfugge ad una lettura univoca e uniforme. In sintesi, la cultura economica italiana fu influenzata da un lato dalla grande evoluzione dell'economia teorica ed applicata, e dall'altro dalle dinamiche interne alla storia del Regime. Si accrebbero le differenze geografiche tra il centro-nord e il Mezzogiorno, malgrado quest'ultimo fosse collegato a importanti realtà universitarie come Napoli e Bari.
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