Quartieri contesi. Convivenza, conflitti e governance nelle zone Stazione di Padova e Mestre

Quartieri contesi. Convivenza, conflitti e governance nelle zone Stazione di Padova e Mestre

Il volume tratta di alcune tematiche oggi al centro dell'analisi della città contemporanea: l'aumento della differenza collegata alla provenienza nazionale, la complessità degli usi dello spazio urbano, la frammentazione e l'esclusione sociale e infine la creazione di muri materiali e simbolici che spesso separano diversi gruppi sociali, creando dei confini dentro la città. Per ragionare su tali questioni, il libro prende ad esame due casi studio, rispettivamente le unità urbane limitrofe alle stazioni dei treni di Padova e Mestre, connotate entrambe da un'elevata presenza di immigrati, dalla rappresentazione nel discorso pubblico politico e mediatico di quartieri "insicuri" e da una certa conflittualità urbana: una rilevante presenza di cittadini migranti che abitano, usano, significano lo spazio urbano come di esercizi commerciali gestiti da stranieri che modificano gli usi e le abitudini del quartiere; la presenza di attività più o meno importanti di spaccio e/o prostituzione e di soggetti marginali che rafforzano la rappresentazione nei media locali di aree degradate e insicure; un'elevata conflittualità urbana spesso legata alla compresenza di gruppi sociali con esigenze contrapposte. In qualche modo, quindi, nelle zone stazione si trovano estremizzate alcune tendenze che si ritrovano nelle città contemporanee caratterizzate da crescenti fenomeni di differenziazione, esclusione e conflittualità urbana.
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