Formarsi alla cura riflessiva. Tra esistenza e professione
Il pensare ed il sentire circa la formazione costituiscono l'oggetto privilegiato dell'educabilità nel nostro tempo; il legame tra il modo in cui si insegna, praticando un'idea di cura educativa, e i processi di crescita dell'identità , in particolare quelli inerenti la professionalità dei docenti, costituisce il fulcro di questo volume. Secondo la prospettiva adottata, la formazione costituisce la fonte principale di costruzione di identità personale e sociale; il soggetto pensa se stesso utilizzando un sapere esperienziale e lo fa anche dal punto di vista di quello che sa e sa fare, del modo in cui interagisce con gli altri e con il mondo. La qualità orientante della formazione non può che connettersi strettamente alla cura educativa; l'orientamento si propone come pratica di cura in cui l'educatore/docente offre una guida sapiente, nel senso che "sa" di sé, dell'altro e della relazione, ma al contempo non interpone i propri modi di sentire e di vedere come condizione affinché l'altro possa poter intraprendere e perseguire la strada del proprio benessere. Chi educa non può, allora, evitare di interrogarsi, e dunque di riflettere, sul proprio cambiamento, sulla propria esperienza evolutiva. A partire da tale sollecitazione concettuale il volume propone alcuni nuclei fondativi della riflessività nell'ambito della professionalità docente, che aprono alla cura di sé e dell'altro, all'orientamento, al counseling pedagogico.
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