Egemonismo del capitale e autodeterminazione dei popoli. Una proposta per il Centro America e i Caraibi
In questo libro, assunto come un esempio significativo il Centro America e i Caraibi, si propone una nuova via all'emancipazione dei lavoratori e dei popoli del XXI secolo, alla luce delle contraddizioni da cui è caratterizzato il processo di accumulazione mondiale. Tramontato il fordismo, un modo di sviluppo fondato su una costante crescita quantitativa della produzione, è emersa la necessità di un nuovo modo di sviluppo, fondato sull'innovazione, sulla personalizzazione e sull'ecosostenibilità. Lo studio sostiene che tanto il capitalismo quanto il socialismo hanno reagito in modo improprio alla crisi del fordismo, privilegiando attraverso la globalizzazione una forma organizzativa improntata dalla gerarchia temperata dal mercato, con un crescente dominio del capitale sul lavoro, del centro sulla periferia. Rete stretta, un'organizzazione produttiva caratterizzata da un coordinamento strategico e paritario, sarebbe invece la risposta più adeguata alle nuove istanze strutturali. Le piccole e medie imprese, espressione della cultura sociale dei loro contesti territoriali, avrebbero la possibilità di essere protagoniste di una nuova offerta produttiva, sempre attenta a soddisfare criticamente le specifiche esigenze della domanda.
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