Marketing, felicità e nuove pratiche di consumo. Fra sharing, baratto e accesso
"Negli ultimi anni si parla sempre di più di felicità. Dai film alle canzoni, dai messaggi pubblicitari delle imprese alle dichiarazioni di intenti dei policy maker di tutto il mondo. Sono infatti numerosi i Governi che hanno già messo in campo sforzi importanti per misurare la reale felicità dei propri cittadini. Tutto è nato dagli studi di Easterlin, che nel 1974 ha rilevato come fra felicità e reddito non vi sia necessariamente una correlazione positiva. Il tema è più che mai caldo e assume nuovi interessanti contorni in virtù della crisi economica in atto. Rispetto al traguardo della felicità entrano in gioco molteplici fattori e attori, dai consumatori (sempre più "artefici del loro destino"), alle imprese (chiamate oggi ad andare "al di là dell'ovvio"), ai policy maker (chiamati, oggi più che mai, a delineare un "nuovo futuro possibile"). In questo contributo ci siamo chiesti, in primis, quale sia il reale rapporto fra denaro e felicità. Ci siamo poi chiesti quanto possano contare rispetto alla felicità le scelte di consumo."
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