Poteri pubblici e mercato dell'energia. Fonti rinnovabili e sostenibilità ambientale
L'incremento delle fonti rinnovabili - dipinte dalla scienza economica come un "mito", per la loro incapacità di offrire una soluzione soddisfacente alle crisi energetiche; considerate da altri, viceversa, come una sorta di panacea per superare i limiti, politici ed economici, all'utilizzo degli idrocarburi è stato oggetto di una recente disciplina europea, in attuazione del Protocollo di Kyoto. In molti Stati si sta affermando la convinzione che tale incremento passi per l'estensione dell'intervento pubblico nel settore. Questo saggio tenta di rispondere ai seguenti interrogativi. Per ottenere gli obiettivi europei di incremento di energia da fonti rinnovabili è più utile introdurre vincoli all'iniziativa economica privata, limitarla con divieti o ricorrere a strumenti di mercato artificiali, come le certificazioni ambientali e gli incentivi? Quali limiti incontra l'intervento dei poteri pubblici rispetto alla scelta, assunta a suo tempo a livello europeo, di liberalizzare il mercato della produzione e di distribuzione dell'energia? Quali sono i nuovi ostacoli che, a livello nazionale ed europeo, si frappongono al loro raggiungimento, relativi alla qualità della disciplina nazionale e ai procedimenti autorizzatori? Quale vocazione specifica e quali competenze possiedono, rispetto alla realizzazione di questi obiettivi, i poteri pubblici e le autorità di regolazione nazionali?
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