Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico
Oggi molte donne con alti titoli di studio e specializzazioni tradizionali o inedite si trovano a ricoprire posizioni di consulenti, collaboratrici, freelance; a percorrere frammentati andirivieni tra luoghi diversi per storia e natura. In questo quadro, la casa si presenta come uno spazio da cui ripartire e da ripensare. Quando il lavoro si muove tra stanze e corridoi di un appartamento sono richieste quotidiane trasformazioni: una stanza due ambienti, un tavolo-due tovaglie, la costruzione di uno spazio in divenire, uno "spazio terzo", a metà strada tra casa e ufficio, da abitare forzando le chiusure di un mercato in crisi permanente. Il volume prende in esame le biografie lavorative di dieci donne che hanno fornito gli elementi centrali per formulare un discorso teorico. Le protagoniste delle storie incluse in questo libro sanno di trovarsi su un crinale, sono consapevoli che lavorare fuori da organizzazioni standard le consegna a un lavorare sempre, che il valore del loro tempo di lavoro non è completamente misurabile, né totalmente ripagato. Questo implica la ridefinizione di micro-economie e negoziazioni continue attraverso cui raggiungere un equilibrio fra bisogni e aspirazioni, un procedere capace di scompaginare continuamente spazi e tempi, percezione di corpi e identità.
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