La terapia naturalistica di Milton Erickson. L'uso dell'ipnosi nel rispetto del soggetto, dei suoi contesti e dei suoi modelli di relazione
Quasi sessant'anni fa Erickson pubblicava il manifesto che gettava le fondamenta di un modo rivoluzionario d'intendere l'ipnosi, in cui ruolo centrale hanno l'accettazione incondizionata del paziente e l'utilizzazione strategica di tutto ciò che emerge nel corso della terapia. Si trattava di una svolta culturale ed epistemologica in grado di abbattere i capisaldi di una tradizione antichissima fondata su concetti come la tecnica induttiva di tipo diretto e direttivo, l'imposizione della volontà dell'ipnotista sul soggetto e l'annullamento delle sue resistenze. Da quel momento nulla sarebbe stato come prima e, con l'ipnosi naturalistica, il paziente nella sua totalità divenne centrale. Vero protagonista del processo di cambiamento, con le sue imperdibili risorse inconsce propositive e oppositive. Fino ad oggi, a nostra conoscenza, non esisteva un volume edito in lingua italiana che proponesse questo tema in modo esaustivo. Per colmare questo vuoto gli autori affrontano del naturalismo aspetti teorici particolari corredandoli di casi tratti dalla clinica. Come il lettore potrà verificare, l'ampia gamma di sfaccettature presentate renderà conto non solo dell'approccio ericksoniano, ma anche delle innumerevoli possibilità di declinarlo nella pratica terapeutica da parte di quanti - medici, psicologi e psicoterapeuti - sono persuasi dalla sua formidabile attualità, insostituibile utilità e efficacia.