Morire, uccidere. L'essenza della guerra
La guerra, secondo von Clausewitz, è la continuazione della politica con altri mezzi. A livello teorico, questa definizione è impeccabile: razionalmente siamo capaci di collegare tutte le guerre che cospargono la storia ai disegni della politica o ai suoi fallimenti. Eppure, a un esame obiettivo, essa è evidentemente diversissima dalla politica: la guerra è, soprattutto, una relazione tra gli uomini fondata sulla morte. Se la spogliamo di strategie, tattiche, tecnologie, obiettivi... rivela la sua nuda verità, che si esplica in due azioni speculari: morire (o rischiare di morire, o essere disposti a farlo) e uccidere. Lungo queste due dimensioni si snoda il racconto di Cinzia Rita Gaza che, scavando nella cultura, nella psiche e nei miti che nutrono questa inesplicabile attitudine umana, si interroga con lucidità sui meccanismi che spingono gli uomini a giocare questa partita di sangue, nel tentativo continuo di spiegare l'inspiegabile.
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