Pericolo e incolumità pubblica
Che cosa debba intendersi con l'espressione pericolo per la pubblica incolumità; in che misura tale pericolo diverga dal pericolo individuale; quando il giudice sia tenuto ad accertarne l'esistenza nel caso concreto; e quali passaggi dovrebbero scandire questo tipo di accertamento, sono alcune delle domande alle quali tenta di dare una risposta questo lavoro. Per fare ciò, l'autore costruisce un percorso che prende le mosse da una riflessione di carattere generale sul concetto stesso di pericolo per poi stringere progressivamente il fuoco sui principali problemi che si pongono allorché la prassi è chiamata ad applicare i delitti posti a presidio dell'incolumità pubblica: dalla selezione delle circostanze che devono farsi rientrare nella base del giudizio di pericolo, alla discussa interpretazione della nozione di disastro innominato; dal grado di probabilità di verificazione dell'evento lesivo necessario per la sussistenza di un pericolo penalmente rilevante, all'identificazione delle situazioni che fanno scattare l'obbligo per il datore di lavoro di collocare i presidi antinfortunistici di cui all'art. 437 c.p. Un'analisi ad ampio spettro che non manca di confrontarsi con i casi giudiziari più controversi di questi ultimi anni e con le più recenti novelle legislative, come i nuovi delitti di disastro ambientale e di inquinamento ambientale, introdotti nel codice penale dalla l. n. 68/2015.
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