Il Portogallo di Alfredo De Andrade
Alfredo de Andrade (Lisbona, 1839-Genova, 1915) è stato una figura di rilievo nella cultura della tutela e del restauro tra Otto e Novecento in Italia, dove ha ricoperto incarichi pubblici prestigiosi e ha lasciato un consistente numero di opere, nelle regioni del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta. Il libro propone uno sguardo inedito sul Portogallo di Alfredo de Andrade, avvalendosi di un ricco apparato documentario e iconografico tratto da archivi italiani e portoghesi, in un serrato confronto con i luoghi di studio e l'architettura costruita. Ripercorrendo la sequenza dei viaggi, e poi seguendo le tracce di Andrade nel paese di origine, da nord a sud, l'indagine si snoda attraverso i progetti di architettura e i piani per la città di Lisbona, gli studi di archeologia medievale e più in generale i contributi alla tutela del patrimonio artistico e monumentale, ovvero alla ricerca dell'identità architettonica e paesaggistica della patria natale. Studi di insieme e minuziosi dettagli rappresentano nei disegni di Andrade non soltanto i grandi monumenti nazionali, ma anche le architetture e le arti minori di varie epoche disseminate nel territorio. Confermando la stretta vicinanza con Camillo Boito, l'itinerario si sviluppa dunque tra indagine sull'antico e progetto del nuovo, in un'epoca in cui insegnamento artistico, pratiche di tutela, interventi di restauro e proposte di architettura ex novo si intrecciano inestricabilmente, in continuità con la tradizione.
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