Confessioni di un'influencer pentita
“C’è stato un tempo in cui il mondo dei social media era una landa rigogliosa e sterminata, traboccante di risorse. Era una terra libera, che aspettava solo di essere conquistata. Era un gioco entusiasmante, e di tutti i sentimenti umani l’entusiasmo è quello che più favorisce l’unione e la condivisione.” Per Federica Micoli, tutto ha inizio con un blog su viaggi e moda. Poi sono comparsi i social, in breve tempo si è ritrovata a lavorare come influencer ed è arrivata la popolarità, che nasconde però una grande insidia: ti rende schiavo. Giornate scandite dalla ricerca ossessiva di contenuti originali da pubblicare, l’ansia da like e da visualizzazioni, la dipendenza dal telefonino, la paura di perdere follower… Quel mondo luccicante per Federica è diventato una prigione, dove contava solo esserci sempre e comunque, mostrando un’immagine di felicità e perfezione. È questo in fondo l’obiettivo di un sistema che nasce per vendere pubblicità e monetizzare: rendere le persone dipendenti e schiave, eternamente connesse al digitale, costantemente disconnesse dalla realtà. Federica è sprofondata negli inferi dei social, ma è anche riuscita a risalire: ha scoperto che un altro modo di vivere i social è possibile, basta imparare a riconoscere chi vuole lanciarti fumo negli occhi ed evitare di farsi accecare. In questo libro, tutti i retroscena di quel mondo e il racconto del suo percorso fino alla rinascita.
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