Codice del processo amministrativo. Norme complementari. Ediz. minore. Con Contenuto digitale per download
Come le api rispetto alla salubrità dell'Habitat umano, la Giustizia Amministrativa risulta, da sempre, specchio fedele della qualità delle Istituzioni ed, al tempo stesso, termometro dello spettro difensivo del cittadino nei confronti delle pubbliche Amministrazioni. Anzi, il rapporto fra Giurisdizione ed Amministrazione è - e non può essere altrimenti - perpetuo e simbiotico, atteso che la tutela della persona risulta, in senso oppositivo, limitata nell'Europa continentale da una serie di immunità tradizionalmente riconosciuta ai Pubblici Poteri. Dal 1° gennaio 2017 la informatizzazione del processo - giova enfatizzarlo - è una realtà con cui è necessario misurarsi. Non sfugge al lettore attento che le forme (specie quelle processuali) influenzano le categorie sostanziali e, nel processo amministrativo, modellano le posizioni soggettive che lo caratterizzano (in primis, l'interesse legittimo): sul piano terminologico, colpisce, quasi passaggio fra ere geologiche lessicali, la distinzione fra cartacei e ricorsi «nativi digitali». Con riferimento alle strutture, segno organizzatorio specifico del mutamento è la istituzione dell'Ufficio del processo. Difesa «storica» delle libertà individuali, trasformazioni epocali dell'Amministrazione pubblica ed adeguamento alla generale dematerializzazione in atto (con tutto ciò che ne consegue), hanno dunque un elevato ed elettivo proscenio nel giudizio innanzi al G.A. Questa nuova edizione del codice della Giustizia amministrativa vuole pertanto caratterizzarsi quale modesto, ma significativo contributo per questo innovativo contesto, riportando le normative fondative, ma dando ampio spazio (appunto) al processo telematico.
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