Elijah
"Caro fratello, se dovrò bruciare come Giordano Bruno, brucerò!" Elia, gemello del capitano dei Carabinieri Alberto Landini, pronuncia queste parole davanti alla statua del nolano in Campo dei Fiori. Docente di storia delle religioni presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e profondo conoscitore della chiesa cattolica romana, Elia è affetto dalla nascita dalla sindrome di Asperger, una forma particolare di autismo. Il fratello, uno dei massimi esperti italiani di omicidi seriali, gli chiede aiuto dopo aver ricevuto l'incarico di indagare sulla morte di due uomini legati tra loro da alcuni enigmatici messaggi trovati sui loro corpi e risalenti a 1200 anni prima della venuta del Messia. A differenza del capitano Landini, Elia ricorda perfettamente l'identità delle due vittime: entrambe sono cresciute insieme a loro negli stessi ambienti oratoriali torinesi. Come può Alberto essersi scordato di loro? E perché Elia pronuncia questa frase? Scoprire cosa si nasconde dietro a simili interrogativi rappresenta forse l'unica strada per salvare la vita a persone il cui destino è tornato ad incrociarsi dopo più di 30 anni; tra queste anche un illustre membro della Curia Romana, stretto collaboratore di papa Benedetto XVI. Dal campo di concentramento di Birkenau nel 1944 ai giorni nostri, una vicenda che percorre spazio e tempo con una domanda che necessita di una risposta: dov'è Dio? E dov'è l'uomo?
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