Sconsigliato ai deboli di calcio
Perché si è obbligati a celebrare lo scudetto n. 33? Sostanzialmente una domanda seria e/o ironica, appunto perché è figlia di una creatura grottesca ma "esistita veramente" che prese il nome di Calciopoli. Questo libro, scritto con l'intento di espiare un malessere numericamente ubiquo, è il tentativo di unificare due realtà che quella creatura riuscì a separare dal 2006 in poi: la realtà ufficiale della FIGC e la realtà ufficiale della Juventus. Per risolvere un tale enigma non è stato sufficiente giungere alla fine dell'intera vicenda processuale con i suoi eventi più significativi, oppure essere semplicemente un tifoso bianconero. Qui era obbligatorio spingersi oltre i propri colori e ampliare il punto di vista fino ad includere tutti quegli elementi favorevoli alla creazione di Calciopoli, come per esempio il compito di sua Maestà la Moviola, la figura del giornatelevisionista, il dramma dell'episodico-dipendenza, la cultura dell'essere AntiJuve, e tutto l'interismo Morattiano (triplete incluso)... Il pilastro "grottescamente" portante di questo libro.
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