La regolazione naturale della fertilità. Una frontiera della bioetica tra scienza, fede e cultura

La regolazione naturale della fertilità. Una frontiera della bioetica tra scienza, fede e cultura

E il capitolo più contestato del magistero cattolico, ma anche il più frainteso e distorto. La Chiesa è consapevole che, evangelicamente, si tratta di una via stretta: alla portata di tutti ma praticata da pochi. Partendo dal punto di vista scientifico, lo studio illustra il progresso dei metodi naturali nel corso dei decenni, mostrando con i dati ciò che affermava Cicerone: nessuna scoperta è subito perfetta. La letteratura medica, ignorata dall'opinione pubblica, oggi attesta il loro successo e la praticabilità anche nei paesi poveri, con esperienze significative in India (su iniziativa di Madre Teresa) e in Cina. Pure il mondo femminista apprezza la fertility awareness, da collocare nell'ecologia umana. Ho ripercorso la dottrina cattolica dagli albori fino all'ultimo dibattito presinodale. Il coraggio di Paolo VI nella travagliata genesi dell'Humanae vitae, il magistero imponente di Giovanni Paolo II sull'argomento, da lui incastonato nella teologia del corpo, grazie al contributo intellettuale e sconosciuto di due donne straordinarie: la psichiatra Wanda Poltawska e la ginecologa Anna Cappella. Infine l'attuazione di questi insegnamenti nel panorama mondiale delle esperienze pastorali, analizzando un'opera nata nella campagna toscana durante il Concilio Vaticano II.
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