Marco. Un Vangelo per i lontani

Marco. Un Vangelo per i lontani

Marco è stato il primo che ha avuto l'idea di scrivere un vangelo. Nella sua opera egli non si limita a riportare i gesti e le parole di Gesù, ma si preoccupa di mostrare come il suo messaggio fosse rivolto, fin dall'inizio, non solo alle folle giudaiche della Galilea, ma anche ai "lontani" (cfr. Mc 8,3), cioè a tutti coloro che erano al di fuori del mondo sociale e religioso del giudaismo. Allo scopo di interessare anche costoro all'annunzio evangelico, egli si serve di numerosi espedienti. Ma soprattutto mostra come Gesù stesso si sia recato a più riprese in territori da loro abitati, facendo anche in essi, come in Galilea, i segni del regno di Dio che viene. I "lontani" sono ancora presenti nella nostra società e addirittura all'interno delle istituzioni religiose cristiane. Essi non sono necessariamente all'oscuro del messaggio evangelico oppure ostili o chiusi per principio nei suoi confronti. Il più delle volte si tratta di persone che, pur conoscendolo, non lo comprendono, in quanto non riescono a superare la barriera culturale che li separa da esso. Per tutti costoro il vangelo di Marco, a motivo della sua essenzialità e del suo metodo narrativo, può essere un aiuto prezioso per comprendere più in profondità la persona e l'insegnamento di Gesù.
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