La sacralità della mafia
Un professore, dopo aver insegnato in Piemonte, si trasferisce in un paese siciliano radicato nella tipica mentalità mafiosa. Il docente, per le sue teorie rivoluzionarie, è perseguitato. Un pronipote di un vecchio capomafia è vittima di pedofilia. Il boss così decide di castrare il pedofilo, un prete. Il capomafia è pure affascinato della cultura del professore; sicché ne diventa amico. Dai confronti culturali con il docente, il boss prende coscienza di esser nientemeno un cannibale adattato agli ambienti occidentali: un divoratore della dignità degli altri. Il fenomeno mafioso quindi è analizzato secondo una nuova logica, che interpreta la mafia come il frutto di un'evoluta metamorfosi di cannibalismo arcaico, adattatosi in Occidente.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa