Avuna ovvero La forza degli affetti
Daniele Zanghi rimasto vedovo, cerca una compagna che conosca la fatica della solitudine. Conosce Rupena, indiana, il cui vero nome è Avuna, con una storia ai limiti della credibilità. Racconta di una guerra spietata, infi nita, del tutto inverosimile, nel nord dell'India, sulle montagne. Fatta prigioniera, viene salvata da un guerriero feroce, Unuliac. Fuggono, col terrore di essere catturati e massacrati, in un ambiente naturale poco credibile. Un santone li accompagna in un improbabile villaggio di sole capanne di paglia, tra nevi e ghiacciai. Catturati, vengono separati: lei verso la pianura, lui verso le montagne. Avuna si libera. Arriva nelle città della pianura, in una realtà completamente nuova, imprevista, che appare, ai suoi occhi, irreale ed incredibile. Il racconto diventa sempre più lacunoso e frammentario. Prima in Turchia, poi, su un barcone, direzione Italia. Sbarcata e caricata su un camion fino a Torino. Consegnata ad una banda che gestisce la prostituzione. Chiede aiuto alla polizia. Si inventa il nome Rupena. Daniele vuole chiarire se Unuliac esiste veramente. Partono alla sua ricerca, iniziando dall'India, Nuova Delhi, Amritsar, Pathankot, Dalhousie, Chamba. Avuna non ritrova ricordi tra quelle montagne. Al Sitaram Temple di Chamba incontrano un monaco che dice loro di cercare nel sud dell'Armenia. Partono per Teheran, in Iran, poi Yerevan, in Armenia. Arrivano a Kafan. Avuna riconosce un villaggio sperduto. Ritrova Unuliac e scopre che...
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