Il verme nella mela
Parigi 1940-1944. Un nucleo della Resistenza si attiva in azioni di sabotaggio contro i nazisti e tra loro figura Therese, donna sensuale e tenace che s'innamora di un comunista in fuga dalla Germania. Anche Immanuel è tedesco: lavora nella libreria che funge da fermo posta per le corrispondenze tra i ribelli. Sarà l'astuto maggiore von Sybel, dopo l'intercettazione di una misteriosa lettera giunta a una vedova e poi denunciata alle poste, ad aprire le indagini. Il suo tentativo di sgominare la rete sortisce la cattura di alcuni aderenti. I britannici prendono in mano la situazione e, con acuta intuizione, eludono la censura nemica. E un'alternarsi di delazioni, doppiogiochismo e pedinamenti. Von Sybel riesce a impossessarsi di atti dal contenuto strategico rischiando la vita, senza tuttavia fiutare l'inganno. Nel romanzo intervengono personaggi come il generale Oberg e il colonnelo Knochen, che danno una vena di realismo alla storia. Durante la II guerra mondiale, molte donne francesi lottarono a fianco degli uomini svolgendo compiti anche pericolosi, subendo umiliazioni e torture e rischiando la deportazione nei campi di sterminio tedeschi. Continuarono ad essere mogli o compagne, madri e figlie, svolgendo tuttavia un ruolo essenziale per la vittoria sul nazismo
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