Il viaggio ulteriore
Eleuterio era allora molto giovane e, forse, non sapeva che cosa significasse veramente viaggiare; si rendeva conto però che quei viaggi forse lo distraevano e lo divertivano, ma non lo arricchivano affatto. Il viaggio vero è ricerca, continua scoperta: solo quando si libera l'anima dalle incrostazioni delle abitudini e dei luoghi comuni, si apre il cuore e crollano assurdi schemi mentali, paesaggi, colori, profumi, cieli, acque, monti, fiori, alberi, e la gente che si incontra, ci "parlano" veramente; ma ritrovare l'anima è possibile solo con un ampliamento della coscienza, una trasformazione interiore, un superamento degli "errori", a cui siamo "educati" fin da bambini.
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