I Mattei, la fòcara e S. Antonio Abate
Con questa sua nuova fatica Salvatore Epifani ha voluto sperimentare una nuova forma testuale insolita per un saggio. L'opera, infatti, è stata impostata come una lunga "lettera aperta", con la quale l'autore cerca di dialogare con le giovani generazioni impartendo loro una vera e propria lezione di Storia su alcune vicende del suo paese nel periodo in cui Signori di Novoli furono i baroni Mattei (I e II capitolo), dei quali ha voluto ricordare il forte impegno nella cultura e nell'arte. Nel III capitolo ha voluto ribadire, ancora una volta, quali sono i documenti inconfutabili relativi al patronato di S. Antonio Abate nel paese di Novoli. Il lettore troverà un ricco apparato documentario sul fenomeno, poco noto, della schiavitù, nei secoli XVI-XVIII in Lecce e Provincia, frutto della sua ricerca presso l'Archivio della Curia Arcivescovile di Lecce.
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