La riva perfetta
"La riva perfetta" è un romanzo che vede la luce grazie all'intreccio di due personaggi, i quali rappresentano, sostanzialmente, due mondi assestanti, in cui regna disagio e delusione nei confronti della realtà. La vicenda non possiede un'ambientazione precisa, in quanto l'intera opera ruota intorno al tema del viaggio: viaggio come fuga dai propri demoni, da sé stessi, dal mondo. Si passa dalla Bosnia, alla Francia, fino ad arrivare alla Grecia, alla ricerca di un qualcosa al di là dell'oggetto apparente del desiderio (i documenti). Il viaggio, diviene quindi l'unico strumento, l'unica via possibile per imparare a vivere davvero, godendo pienamente di tutto ciò che il destino ci pone nel corso di questo cammino. Anche il tempo passa in secondo piano nel corso della storia, in quanto ciò che apparentemente risulta essere realtà si confonde con la sfera dell'irrealtà, creando un qualcosa di prettamente astratto che però aiuta concretamente i protagonisti a superare i loro blocchi. Un romanzo di formazione o un romanzo di avventura? Non esistono definizioni in quanto il processo di mutazione e maturazione è di per sé una grande avventura alla riscoperta di noi stessi. L'amore diventa quindi un aiuto, un mezzo per imparare ad accettarsi per ciò che si è e anche uno spiraglio di luce nell'incertezza del futuro e nell'oscurità di un passato che, con rimpianti e sensi di colpa, ritorna sempre a bussare alla porta, chiedendoci il conto salato dei nostri "peccati".
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