Tsunami cerebrale. Ma che strana cosa

Tsunami cerebrale. Ma che strana cosa

"Questo è il racconto di Enrico, colpito da ictus cerebrale nel 2006, ed in seguito a quello diventato afasico. L'afasia è l'alterazione del linguaggio che consegue alla lesione di alcune aree del cervello; chi ne è colpito si ritrova improvvisamente incapace di utilizzare le parole per esprimersi, per leggere, per scrivere e qualche volta anche per capire quello che dicono gli altri. L'afasia ha molteplici forme, ma è sempre devastante e maledetta. Le parole di Enrico ci ricordano che non è normale per niente ritrovarsi in un box della Stroke Unit, legati ad una macchina, senza potersi muovere, spesso immemori degli eventi che lì hanno condotto ed inconsapevoli dei cambiamenti nella funzionalità del proprio corpo e della propria mente. Uno tsunami che, nella maggior parte dei casi, cambia per sempre la vita di chi ne è colpito e di coloro che gli sono vicino. Le parole di Enrico ci ricordano che lo tsunami colpisce persone, intorno alle quali ruotano familiari ed amici. Sono quelli che aspettano, spesso ore, nella sala d'aspetto della Stroke Unit e che cercano una qualunque risposta nel volto di qualsiasi camice bianco che esce da quella porta. Saranno fondamentali per quello che accadrà dopo, se l'ictus lascerà esiti; già in Stroke Unit sono loro che dicono ai pazienti che il mondo là fuori esiste ancora e li aspetta. Le parole di Enrico ricordano a noi che gli tsunami che possono accadere nella vita prendono tante forme..." (Carla Budriesi)
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