Al vanire delle ombre
L'impulso germinale dal quale prende a scorrere uno stratificato soliloquio, introspettivo e rammemorante, affabile e severo, ha i contorni di una remota e favolosa rusticità, popolata di animali familiari o domestici, colti nell'atto naturale e istintivo del loro protendersi verso la vita: la faina alla fuga, le galline starnazzanti in ressa attorno al becchime. Il personaggio agente, oggettivamente segnalato in terza persona all'interno delle prime battute del resoconto, è colui che con felice trapasso sintattico ed espressivo glissando diverrà in breve l'io monologante e autobiografico.
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