L' angelus
Gustavo è uno che non dimentica perché ha una memoria formidabile che come critico letterario gli ha permesso di raggiungere altissime cime, e come uomo, abissi senza fondo. I ricordi lo tengono avvinghiato ad un'esistenza dolorosa da cui non riesce ad emergere, finché incontra Sofia, giovane volontaria della Casa Famiglia in cui adesso vive. È tornato nel suo paese d'origine, nel seno caldo della Val d'Orcia toscana, e dall'appagante anonimato dell'ospizio, cerca di tirare le fila degli eventi alle sue spalle: la morte prematura della madre amatissima, interlocutrice mancata di tutta una vita, sua istitutrice e amica immortale; le scene familiari della vita del podere da cui sarebbe partito quindicenne per andare a studiare a Firenze; i compagni di università; la sua professione di docente universitario; l'amore totalizzante per la Letteratura e la Poesia, che lo hanno reso critico famoso; la "straordinaria" Operazione Critica su la Divina Commedia, vanagloriosa impresa perfettamente riuscita, che lo ha dotato di allori indesiderati ed inutile notorietà; le tante donne che ha frequentato, a cui approdava in fuga dalla incomprensibile moglie Livia.
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