Sulla fòcara di S. Antonio Abate a Novoli
L'autore, attraverso l'analisi del "Quaterno de spese et pagamenti fatti in la cecca de Leze" (1461-1462), confuta l'ipotesi che l'origine della fòcara novolese debba rinvenirsi nelle carbonaie che i taglialegna di Novoli erigevano per produrre il carbone destinato alla Zecca di Lecce al tempo di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, Principe di Taranto e Conte di Lecce. Correda il testo un'ampia appendice documentaria relativa alla storia del culto e della Chiesa di S. Antonio Abate a Novoli.
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