Le motivazioni di Elena
Gian, io narrante, a fatica si fa strada con la propria storia tra le tante storie, proprio come si fa fatica a passare attraverso una folla. Prova a farlo muovendosi tra i ricordi del passato, come regista del suo vissuto, e proiettandosi sull'io futuro, come veggente inconsapevole degli eventi che saranno. La linea di ritorno è sempre il presente, che, nella storia, è il giorno di fidanzamento con Elena. Gian scopre che Elena da diverso tempo si reca dallo psicologo. Elena propone a Gian di seguirla da Beatrice, l'analista. Ma Gian non accetta rimanendo ancorato al principio di autosufficienza della coppia, che deve trovare in sé e da sé la forza per farcela.
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