Imago

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La difcoltà nel percepire in maniera lucida e razionale quali siano i limiti estremi di un amore è al centro della silloge dove l'amore si congura a tratti come un tormento, un desiderio, un pensiero ricorrente, un'illusione. La poetessa, però, è altamente coscienziosa nel sapere che parlare di amore immancabilmente signica parlare anche del tempo che, imperterrito scorre: "Non lasciare che tutto svanisca e diventi pulviscolo non lasciare che i ricordi si frantumino e i cocci diventino un mosaico scomposto". Il messaggio è chiaro: la via della dimenticanza deve essere per forza rigettata, perché solo denendo noi stessi attraverso il nostro passato individuale, ovvero i nostri ricordi, possiamo dare un senso alla complessità del nostro presente, conoscerci e rapportarci all'altro. Un buon rapporto con il passato, sembra dirci la poetessa, è il salvacondotto per sperare di vivere l'amore in modo sereno e appagante.
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