Lo sguardo eterno. Storia e tecnica dell'encausto dalle origini ai ritratti del Fayum. Ediz. italiana e inglese
"Lo sguardo eterno" è un'indagine storico-artistica sulla tecnica e le origini dell'encausto antico; quest'ultime incerte e vaghe già per le fonti classiche; "quis primus excogitaverit, non constat " recita Plinio. L'autore ne identifica lo stato embrionale nel VI sec. a.C., nelle grandi officine del bronzo antico, partendo dal presupposto che la cera veniva stesa sul calco in argilla o altro materiale e lavorata con pennello o spatole calde prima della colata del bronzo che avrebbe generato la statua; e che nei ritratti funerari ad encausto del Fayum è sempre presente un rilievo corposo, materico e quasi scultoreo dovuto alla pastosità della cera, il che rimanda ad una pratica del modellato; in accordo con quanto racconta Plinio, cioè che i più antichi pittori ad encausto furono anche bronzisti. Lo sviluppo dell'encausto, però, non può essere stato indipendente dalla grandi conquiste dell'arte greca: tònos, armoghè, splendor, in sostanza dalla resa dei volumi per mezzo dei contrasti di luci ed ombre; lo sfumato graduale dei colori e dalle altre tecniche parallele della pittura su cavalletto.
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