La donna che sussurrava agli specchi

La donna che sussurrava agli specchi

Angela è una ragazza napoletana come tante che un giorno incontra una bizzarra donna. Ciò che colpisce maggiormente la ragazza di questa donna, è il fatto che regga tra le mani uno specchio a cui sembra vi parli. Angela incontrerà più volte questa figura, seppur senza mai avere un contatto diretto con lei. La sognerà perfino e, nel sogno, la donna le dirà una frase incomprensibile "ìanael hplar riahta" almeno all'inizio, ma che poi, una volta svelato il significato, diverrà un importante indizio. Angela ha una cugina, Elisabetta, a cui è molto legata, e che è in cura da uno psicologo che la sottopone a sedute ipnotiche per risolvere i suoi problemi di anoressia. Fondamentale per Angela è l'incontro con una zingara che le leggerà la mano, emblematica sarà la frase che le dirà: "Mi dispiace per quanto hai sofferto. Ricorda solo che quando guardi il mondo attraverso uno specchio, lo vedi capovolto; la destra si confonde con la sinistra, il bianco con il nero ed il giorno con la notte".
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